Programma

Maggiore equità sociale

Obbiettivi:
costruire un sistema che dia a tutti la possibilità di vivere una vita dignitosa e onesta
aumentare la circolazione del denaro.

Piena occupazione che garantisca:

  • Un salario che assicuri almeno le minime necessità (cibo, vestiario, casa, sanità, istruzione).
  • Aumenti annuali dei salari reali al di sopra della soglia di crescita dell’inflazione.
  • I diritti della persona.
  • Le condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro.
  • La creazione di speciali programmi di inserimento nel mondo del lavoro per chi è afflitto da invalidità fisiche o psichiche, tenendo conto delle capacità dei singoli individui.

Assicurare le minime necessità ed assistenza a chi è afflitto da gravi invalidità fisiche e non è in grado di garantirsele con una prestazione lavorativa.
Le pensioni devono assicurare almeno le minime necessità.

Garantire che tutti siano trattati socialmente in modo equo, indipendentemente dalla propria origine, razza, sesso, orientamento sessuale, età, lingua, religione o capacità economica.
Potenziare il numero dei magistrati per risolvere la paralisi della giustizia.
Semplificare le procedure giuridiche per accelerare l’iter dei processi.

Programma economico

Obbiettivi:

  • frammentazione dei super poteri economici
  • separazione del potere economico dal potere politico
  • aumentare la circolazione del denaro
  • equilibrare le zone economiche italiane
  • semplificare il sistema fiscale
  • evitare le fughe di capitali

Abolizione dei trattamenti fiscali privilegiati per la grande industria.
Istituzione di una tassa sul patrimonio con una franchigia di 200 mila euro a persona, in una percentuale tale da estinguere il debito pubblico.

Gestione pubblica localizzata di trasporti, fornitura di energia elettrica, gas e acqua.

Graduale diminuzione, a partire dalle fasce basse, delle imposte sul reddito, da sostituire con una imposta sulla produzione e con dazi sui beni importati che possono essere prodotti in Italia.

Favorire le piccole imprese e le imprese individuali, con particolare riguardo alle imprese cooperative e le imprese che favoriscono la partecipazione dei lavoratori agli utili, ai rischi e alle decisioni sull’impresa.

Sensibilizzare l’opinione pubblica per acquistare prodotti di qualità prodotti da imprese artigiane italiane.

Diminuire la pressione fiscale nei confronti delle piccole imprese artigiane.
Dare ad una authority tecnica il compito di stabilire l’entità delle imposte equilibrando il fabbisogno dello Stato stabilito dal parlamento e il diritto individuale ad una vita decorosa.

Garantire uno sviluppo industriale distribuito in tutte le aree economiche italiane.

Favorire l’equilibrio economico fra le varie zone d’Italia, con l’obiettivo di rendere le varie zone economicamente indipendenti.

Trasferire i costi della previdenza sociale alla fiscalità generale.

Obbligatorietà e il riconoscimento delle rappresentanze sindacali anche nelle aziende con meno di 15 dipendenti.

Riforma delle leggi che regolano gli assetti societari delle S.p.A. Le riforme dovrebbero garantire una reale rappresentanza di tutti gli azionisti creando uno stato di democrazia all’interno delle aziende. Elezione del consiglio d’amministrazione da parte degli azionisti stessi con il sistema 1 azionista 1 voto. Garantire ai lavoratori dipendenti delle società per azioni la possibilità di investire e quindi diventare azionisti nell’azienda dove lavorano.

Riforma del sistema finanziario. Vanno posti limiti e regole sugli spostamenti di capitali. Il sistema bancario e il mercato azionario (la borsa) dovrebbero favorire gli investimenti su quelle attività produttive che creano ricchezza a livello locale impedendo la fuga dei capitali. Inoltre si dovrebbero impedire eccessive concentrazioni di denaro nelle mani di singole persone o di gruppi ristretti di persone.

Agricoltura

Obbiettivi:

  • incentivare la coltivazione di prodotti biologici di alta qualità
  • autosufficienza alimentare
  • rispetto dell’ambiente
  • rispetto della tradizione alimentare italiana

Incentivare la riconversione di tutta la produzione agricola e zootecnica a coltivazione biologica con una pianificazione quinquennale.
Richiesta nell’ambito dell’Unione Europea di una garanzia per la gestione di quote produttive che garantiscano la copertura del fabbisogno agricolo nel nostro Paese.

Incentivazione e salvaguardia di quelle colture tipiche del nostro Paese che a causa della globalizzazione sono sparite o stanno sparendo come ad esempio la sericoltura e la coltivazione del riso.

Nuova legge sulla etichettatura dei prodotti agricoli e alimentari che certifichino e dichiarino la provenienza, la composizione ed i trattamenti a cui sono stati sottoposti.

Istituzione di un Istituto di Gestione per la Ricerca Agricola e Zootecnica in grado di incentivare lo studio e la ricerca su materie inerenti lo sviluppo agricolo. Questo organo dovrebbe avere anche funzioni di controllo della qualità e del rispetto delle leggi che regolano la produzione ed il commercio di prodotti agricoli ed alimentari.

Favorire i metodi naturali di allevamento degli animali, in modo da evitarne la sofferenza.

Conservazione dell’Acqua, Rimboschimento e Piantumazioni

Alcune centinaia di anni fa, molte delle regioni desertiche che vediamo oggi in diverse parti del mondo erano piene di alberi e di fauna selvatica. A causa del taglio degli alberi da parte della popolazione locale e degli interessi commerciali, e dell’esaurimento dell’acqua sotterranea, si sono estesi i deserti.

Per trasformare questo ambiente impoverito e denutrito, deve essere lanciato un massiccio programma di riforestazione scientifica. Tale programma dovrebbe avere un approccio in due fasi:

Nella prima fase, dovrebbero essere piantati alberi a crescita rapida che crescono fino alla loro piena altezza in sei mesi o due anni e forniscono una preziosa copertura verde. Possono essere utilizzati (dieci) tipi di alberi.

Nella seconda fase, dovrebbero essere piantati alberi a crescita lenta come il teak, che fornisce anche una copertura verde e può essere raccolto dopo circa 30 anni. Gli alberi a crescita rapida possono essere tagliati dopo tre anni, dalla popolazione locale fornendo un’ulteriore fonte di reddito. Se si segue questo approccio, l’equilibrio ecologico della zona sarà ripristinato molto rapidamente.

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Politica e burocrazia

Obbiettivi:

  • semplificare le procedure amministrative
  • separare il potere politico dal potere economico
  • stabilire meccanismi di controllo del potere economico internazionale

Diminuire il potere di decisioni economiche del parlamento europeo e aumentare il suo potere politico e legislativo.

Leggi elettorali

Obbiettivi:

  • fare in modo che un candidato sia eletto solo se voluto dalla maggioranza assoluta nel suo collegio
    moralizzare la politica
  • stabilire un sistema elettorale che valuti più le persone che le ideologie
  • aumentare la possibilità di scegliere le persone per le loro qualità morali e amministrative

Sistema uninominale con ballottaggio

Sospendere l’elettorato attivo e passivo delle persone che abbiano riportato condanne penali, fino a cinque anni dopo la fine del periodo detentivo o della condanna.

Dare la possibilità di presentare candidati indipendenti anche per la Camera dei Deputati.

Possibilità di presentare più candidati per lo stesso partito nella stessa circoscrizione elettorale.

Finanziamento dei partiti

Obbiettivi:

  • separare la politica dalle lobby economiche
  • Abolire il finanziamento dei partiti sostituendolo con la fornitura gratuita e standard delle risorse e dei servizi necessari alla campagna elettorale per tutti i candidati che raccolgano il numero sufficiente di firme.

Modifiche alla Costituzione

Obbiettivi:

  • gli esseri umani e l’ambiente sono più importanti del potere economico
  • Garantire costituzionalmente il diritto per tutti i cittadini di procurarsi le minime necessità (cibo, vestiti, casa, cure mediche, istruzione).
  • Garantire costituzionalmente il rispetto per animali, piante e ambiente.

Immigrazione

Obbiettivi:

  • Evitare conseguenze sociali disastrose per flussi di popolazione troppo grandi
  • favorire coloro che vogliono stabilirsi permanentemente piuttosto che i lavoratori temporanei.
  • Aiutare l’inserimento di chi vuole lavorare onestamente

Pianificare una politica di aiuti mirati allo sviluppo socio economico per quei Paesi che esportano emigrazione in Italia tramite:

  • Estinzione del debito estero
  • Pianificazione di un nuovo sistema di prestiti statali e/o privati a bassi tassi di interesse indirizzati a sviluppare progetti di economia popolare.

  • Controllare e pianificare i flussi di immigrazione ponendone un limite che tenga conto della piena integrazione culturale, sociale ed economica.
  • Favorire in questo processo i nuclei familiari e ostacolare l’immigrazione clandestina.
  • Salvaguardia e maggior attenzione ai profughi perseguitati, distinguendo tra i profughi e gli altri immigrati.
  • Aiutare gli immigrati a contribuire allo sviluppo italiano predisponendo corsi di lingua e cultura italiana per aiutarli ad integrarsi completamente.

Istruzione

Obbiettivi:

  • Migliorare la qualità dell’insegnamento italiano
  • Stimolare l’artigianato di qualità

Lo stato deve garantire il diritto allo studio dalla scuola materna all’università.
Stabilire criteri di selezione molto severi per acquisire lo status di insegnante e innalzare il livello retributivo per incentivare le persone più preparate e motivate.

Predisporre l’aggiornamento costante del corpo insegnante.
Istituire corsi professionali per l’artigianato senza limiti di età per favorire l’inserimento o il reinserimento dei lavoratori nel campo del lavoro.

Famiglie

Obbiettivi:

  • Favorire l’inserimento delle donne con figli nel modo del lavoro
  • Spostare i costi della maternità dai datori di lavoro alla fiscalità generale.

Ambiente

Obbiettivi:

  • Favorire l’uso di risorse idriche rinnovabili
  • Migliorare il rapporto fra le attività umane e l’ambiente
  • Diminuire l’inquinamento
  • Ostacolare la produzione di inquinamento
  • Evitare sprechi di materie prime

Maggiore razionalizzazione e distribuzione delle risorse idriche, riorganizzando la gestione degli impianti di contenimento e distribuzione attualmente frammentate in troppi consorzi non rapportati fra loro.

Dare la priorità alla raccolta idrica di superficie rispetto alle risorse idriche sotterranee.

Sviluppare la mentalità di ambiente non come risorsa da sfruttare, ma come bene da conservare a livello sia politico che sociale, con l’introduzione sia nelle scuole di programmi di educazione ambientale a tappeto e costanti, sia nelle industrie di riconversione all’ecologico.

Utilizzo delle risorse ambientali culturali (distretti culturali) con forti investimenti ed incentivi per creare posti di lavoro nelle aree economicamente depresse.

Sviluppo di trasporti alternativi delle merci per ridurre il trasporto su gomma (soprattutto treno).

Piano quinquennale di sviluppo per ridurre l’utilizzo delle macchine in città con l’incremento di mezzi pubblici o strutture alternative.

Valutazione dei pericoli di dissesto idrogeologico nel nostro Paese e valutazione di intervento con risanamento ambientale e se necessario abbattimento di tutte le infrastrutture abusive e non, ritenute dannose per l’uomo e l’ambiente.

Fare pagare i costi delle bonifiche ecologiche alle aziende che hanno causato l’inquinamento.

Potenziare la ricerca in campo ambientale, con particolare riguardo alle fonti energetiche non inquinanti con lo scopo di raggiungere l’indipendenza energetica.

Stabilire un sovrapprezzo per un consumo idrico che ecceda il normale fabbisogno giornaliero.

Aumentare l’efficienza con cui si usa l’energia combattendo gli sprechi, sotto forma di calore degradato, sia nei processi di trasformazione sia negli usi finali (calore, freddo, forza, illuminazione).

Sostenere la costruzione di case passive a basso consumo energetico, la cogenerazione nel parco centrali termoelettriche e la produzione di autoveicoli a basso consumo e non inquinanti.

Sostenere la riduzione al minimo dei consumi e la soddisfazione dei consumi residui nei modi meno inquinanti a parità d’investimento.

Ridurre le emissioni di CO2 con un’accurata diagnosi energetica degli utilizzatori finali di energia per capire dove e come, a parità d’investimento, si possono ottenere le maggiori riduzioni di sprechi, inefficienze e usi impropri.

Gli enti pubblici dovrebbero ridurre i propri consumi utilizzando i servizi delle le ESCO (Energy Service Company), società che realizzano a proprie spese le ristrutturazioni energetiche dei loro clienti, richiedendo in cambio, per un numero di anni prefissato contrattualmente, i risparmi economici conseguenti ai risparmi energetici che riescono a ottenere.

Sistema di incentivi e disincentivi fiscali finalizzato ad accrescere gli investimenti nelle tecnologie che migliorano l’efficienza energetica.

Politica estera per l'ambiente

Obbiettivi:

  • Considerare le risorse ambientali come patrimonio di tutta l’umanità

Politica ambientale verso i Paesi in via di sviluppo (distrutti dal punto di vista ambientale da organizzazioni multinazionali dei Paesi ricchi).
Presa di posizione dell’Italia in una politica di intesa mondiale per la salvaguardia dell’ambiente, foreste, pesca, inquinamento, sfruttamento delle risorse.

Riforma del sistema Radio Televisivo e delle Telecomunicazioni in generale

Obbiettivi:

  • Ottenere la massima pluralità nell’informazione e nelle proposte culturali ed educative.
  • Eliminare i monopoli, i duopoli e gli oligopoli nel mercato delle telecomunicazioni.
  • Decentralizzazione economica del mercato delle telecomunicazioni per aumentare la concorrenza e il sostegno finanziario della cultura e dello spettacolo.

La proprietà e la gestione sia delle frequenze che degli impianti di diffusione dei segnali devono essere dello Stato.

Sia le frequenze che gli impianti di diffusione devono essere centralizzati e di proprietà dello Stato che gestirà tali servizi senza perdite e senza profitti. I costi di manutenzione e di gestione di tali impianti e strutture verranno raccolti tramite, l’assegnazione a società private, delle frequenze e degli spazi per la trasmissione dei segnali video o audio. La centralità degli impianti servirà per ridurre l’inquinamento via etere, la salvaguardia del paesaggio, la sicurezza generale e la concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni.

L’assegnazione delle licenze per trasmettere saranno stabilite in base alla Capacità Trasmissiva della rete.

La Capacità Trasmissiva si stabilirà in base:

  •  alla potenza espressa dalla rete (disponibilità di canali sia analogici, digitali, satellitari ecc.),
  • alla disponibilità finanziaria prodotta dal mercato Radio Televisivo (pubblicità, vendita di spazi e di programmi, ecc.)
  • alla richiesta di licenze (numero di operatori che richiederanno le licenze per trasmettere).

Facendo un esempio possiamo dire che ogni assegnatario potrà accedere e gestire una frequenza o canale televisivo, una frequenza o canale radio ecc. in rapporto a quello che sarà la “Capacità Trasmissiva”. Questo permetterà una maggior pluralità dell’informazione e permetterà ai gestori di avere maggiori possibilità interattive di comunicazione

Si devono stabilire dei tetti ben precisi e non superabili per la raccolta pubblicitaria.

La raccolta pubblicitaria dovrà essere ripartita equamente tra gli assegnatari di licenze ed in base alla domanda e l’offerta di mercato dell’anno precedente. Tutti i gestori dovranno obbligatoriamente trasmettere una percentuale stabilita di pubblicità di attività senza fini di lucro e di attività produttive che abbiano solamente mercato locale.

Ricreare le regole di utilizzo delle reti televisive e radiofoniche a fini elettorali e di propaganda politica.

Creare un’authority che faccia rispettare le regole della “par condicio”.
Per le licenze concesse agli operatori del settore telefonico sia mobile che fisso vanno applicate le stesse regole.

Totale liberalizzazione della comunicazione via Internet nel rispetto della legalità.