Campagna contro le Privatizzazioni
La sudditanza del pubblico al privato e alle privatizzazioni, nasce in tutto il mondo dall’indebolimento del pubblico, con il sopravvento degli appalti al ribasso, lo sfruttamento dei lavoratori, la nascita di contratti flessibili e la gestione a fini di profitto, anche se contrattualizzato, delle proprietà pubbliche.
Dagli anni 80 fino ai primi del 2000, la politica comune delle privatizzazioni ha contrassegnato uniformemente il mercato economico europeo, considerando la proprietà pubblica (locale o statale) come ostacolo che penalizza il funzionamento del cosiddetto libero mercato. Le proposte MDE.
Lavorare meno, lavorare coordinati, lavorare tutti
- Per la ripresa economica – più lavoro per tutti:
- Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
- Incentivare la Cooperazione Coordinata tra i giovani, le donne e i disoccupati.
- Incentivare gli aiuti e i fondi per i progetti di WBO, Workers BuyOut (cooperative di lavoratori che acquistano le aziende in difficoltà)
- Incentivare la produzione di beni e servizi a prezzo sostenibile a livello locale e all’interno della Comunità Europea per ridurre la globalizzazione economica.
Mai più Infortuni e morti bianche sul lavoro!
- Contro le morti e gli incidenti sul lavoro:
- Aumentare i controlli sui posti di lavoro
- Corsi di Formazione e aggiornamenti gratuiti sulla sicurezza per artigiani e piccole imprese
- Riduzione del lavoro e divieto di straordinari per i lavoratori che fanno lavori usuranti o che richiedono un’alta concentrazione
- Migliori trasporti pubblici per i lavoratori che devono affrontare viaggi da casa in auto più lunghi di 20 km
- Spese e responsabilità sulla sicurezza dei lavoratori alle società appaltanti o che terziarizzano il lavoro
- Vietare la partecipazione ad attività legate all’Ecobonus e Sismabonus 110% alle aziende non in regola con le normative sulla sicurezza sul lavoro
Per una Sanità che sia Bene Comune
- La Sanità deve essere gestita e supportata dagli Stati e non da aziende private, che mettono il profitto al primo posto. Devono cessare i finanziamenti e le convenzioni con le strutture sanitarie private. E cessare le visite private per i medici dipendenti dalla Sanità Pubblica.
- Assunzione di medici e personale sanitario per rispondere alle esigenze della popolazione.
- La ricerca medica deve essere gestita dagli Stati o da consorzi di ricerca fra gli Stati, che devono diffondere i risultati senza usare le loro scoperte per creare supremazie economiche e politiche. I ricercatori medici devono essere pagati adeguatamente e le loro ricerche finanziate senza avere la pretesa di risparmiare sulla salute pubblica.
- La produzione di medicinali deve essere gestita dagli Stati o da aziende non profit strettamente controllate dagli Stati. Ogni stato deve essere indipendente per la produzione e l’approvvigionamento di medicine e presidi sanitari.
- I corsi di studio universitari devono essere gratuiti e si devono aiutare tutti gli studenti a dare il meglio delle proprie capacità senza preoccupazioni economiche.
- La scelta dei dirigenti sanitari deve essere fatta da i loro pari o da concorsi pubblici.
- La Sanità deve essere centralizzata, non gestita dalle Regioni.