Abbiamo la guerra alle porte di casa, l’Unione Europea è direttamente coinvolta e anche l’Italia che ne fa parte è coinvolta.
La guerra è sempre una barbarie, un ritorno agli istinti primitivi del più forte perciò non ci si può schierare.
La guerra non ha vinti e vincitori, perché anche chi predomina ha le sue perdite e le sue conseguenze e ad ogni azione c’è sempre una reazione.
Al dolore della popolazione ucraina e dei profughi e allo sconcerto si aggiunge un’altra guerra, quella dei colletti bianchi con la disinformazione che si combatte sui media, social, dibattiti.
Informazione di denuncia ma molto spesso non arbitra, ma schierata.
La guerra delle bugie e di chi urla più forte a favore o contro la NATO, la Russia, l’Europa, l’Ucraina è un ulteriore male che non contribuisce a realizzare una pace vera.
Tanto meno chi utilizza le notizie per rafforzare o demolire la posizione del Governo è una pratica strumentale inaccettabile fatta sulla pelle di chi la guerra la subisce davvero. Consigliamo ai nostri lettori di ponderare bene quello che leggono e ascoltano e non dare giudizi frettolosi perché, escluso il popolo sovrano, tutti gli altri si possono dividere tranquillamente le colpe di questo e di altri conflitti sparsi per il mondo. La guerra è un crimine senza né vincitori né vinti, questo è l’unico messaggio che possiamo al momento far trasparire. La guerra è l’assenza di pace ma la pace per anni non è stata assenza di guerra.
La pace si conquista pezzettino a pezzettino ogni giorno, mettendo insieme tutti i rivoli di speranza, amore e servizio alla società, agli ultimi e a tutti gli esseri viventi del pianeta.
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