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Mai più Infortuni e morti bianche sul lavoro!

Contro le morti e gli incidenti sul lavoro:

  • Aumentare i controlli sui posti di lavoro.
  • Corsi di Formazione e aggiornamenti gratuiti sulla sicurezza per artigiani e piccole imprese.
  • Riduzione del lavoro e divieto di straordinari per i lavoratori che fanno lavori usuranti o che richiedono un’alta concentrazione.
  • Migliori trasporti pubblici per i lavoratori che devono affrontare viaggi da casa in auto più lunghi di 20 km.
  • Spese e responsabilità sulla sicurezza dei lavoratori alle società appaltanti o che terziarizzano il lavoro.
  • Vietare la partecipazione ad attività legate all’Ecobonus e Sismabonus 110% alle aziende non in regola con le normative sulla sicurezza sul lavoro.

Firmiamo la petizione!

Negli ultimi 30 anni abbiamo avuto in Italia più di 1000 morti sul lavoro ogni anno. Nel 2020 abbiamo raggiunto i 1538 decessi e negli ultimi 5 anni pre pandemia si sono avuti in media 642000 infortuni sul lavoro all’anno. Numeri vergognosi per un paese come l’Italia che si reputa sviluppato!

Il problema è venuto alla ribalta in questi giorni perché nell’arco di 2 giorni si sono avuti 12 morti sul lavoro. Non lasciamo che questa tragedia scompaia nel dimenticatoio come oramai succede da troppi anni e chiediamo al Governo, con la cooperazione delle parti sociali, di istituire una Riforma che fermi questa strage quotidiana. Non lasciamo che intere famiglie e comunità vengano travolte da sofferenze inutili dovute a troppa negligenza delle istituzioni che sottostanno alla legge del profitto ad ogni costo! Il diritto ad una vita dignitosa è un valore che deve contare più del PIL BASTA MORTI BIANCHE SUL LAVORO!

Per questo noi proponiamo:

  1. È necessario aumentare i controlli sui posti di lavoro. Quattro anni fa era stato deciso dal Parlamento di impiegare 2500 nuovi ispettori del lavoro. In realtà queste assunzioni non sono mai state fatte. Adesso è stato programmato un concorso per assumere 1500 ispettori del lavoro. Noi pensiamo che questo numero dovrebbe essere portato almeno a 3500.
  2. Corsi di Formazione e aggiornamenti gratuiti sulla sicurezza per artigiani e piccole imprese. Il Ministero del Lavoro dovrebbe organizzare una sua Agenzia che gestirà e controllerà la formazione delle imprese facendosi carico anche delle ore impiegate per il periodo di istruzione, che possono essere pagate con le rimanenze di cassa dell’INAIL.
  3. Riduzione del lavoro e divieto di straordinari a parità di stipendio per tutti i lavoratori che fanno lavori usuranti o che richiedono un’alta concentrazione. La stanchezza e lo stress dopo una giornata di lavoro, causato anche da straordinari, è una delle cause maggiori di incidenti e morti sul lavoro. La riduzione dell’orario di lavoro è una chiara soluzione. Siamo sicuri che nessuno di noi vorrebbe per esempio essere operato da un chirurgo che lavora già da 30 ore.
  4. Migliori trasporti pubblici per i lavoratori che devono affrontare viaggi da casa in auto più lunghi di 20 km. I tragitti in auto dopo una giornata di lavoro sono fra le cause maggiori di incidenti e morti sul lavoro. Trasporti pubblici efficienti possono abbassare il numero di incidenti.
  5. Imputare le spese e le responsabilità sulla sicurezza dei lavoratori alle società appaltanti o che terziarizzano il lavoro. Le società che vincono gli appalti, che utilizzano società esterne, dovranno avere la responsabilità in ambito di sicurezza dei lavoratori che operano conto terzi.
  6. Vietare la partecipazione ad attività legate all’Ecobonus e Sismabonus 110% alle aziende multate in quanto non in regola con le normative sulla sicurezza sul lavoro

Firmiamo la petizione!

Redazione MDE

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