Negli ultimi 30 anni abbiamo avuto in Italia più di 1000 morti sul lavoro ogni anno. Nel 2020 abbiamo raggiunto i 1538 decessi e negli ultimi 5 anni pre pandemia si sono avuti in media 642000 infortuni sul lavoro all’anno. Numeri vergognosi per un paese come l’Italia che si reputa sviluppato!
Il problema è venuto alla ribalta in questi giorni perché nell’arco di 2 giorni si sono avuti 12 morti sul lavoro. Non lasciamo che questa tragedia scompaia nel dimenticatoio come oramai succede da troppi anni e chiediamo al Governo, con la cooperazione delle parti sociali, di istituire una Riforma che fermi questa strage quotidiana. Non lasciamo che intere famiglie e comunità vengano travolte da sofferenze inutili dovute a troppa negligenza delle istituzioni che sottostanno alla legge del profitto ad ogni costo! Il diritto ad una vita dignitosa è un valore che deve contare più del PIL BASTA MORTI BIANCHE SUL LAVORO!
Per questo noi proponiamo:
- È necessario aumentare i controlli sui posti di lavoro. Quattro anni fa era stato deciso dal Parlamento di impiegare 2500 nuovi ispettori del lavoro. In realtà queste assunzioni non sono mai state fatte. Adesso è stato programmato un concorso per assumere 1500 ispettori del lavoro. Noi pensiamo che questo numero dovrebbe essere portato almeno a 3500.
- Corsi di Formazione e aggiornamenti gratuiti sulla sicurezza per artigiani e piccole imprese. Il Ministero del Lavoro dovrebbe organizzare una sua Agenzia che gestirà e controllerà la formazione delle imprese facendosi carico anche delle ore impiegate per il periodo di istruzione, che possono essere pagate con le rimanenze di cassa dell’INAIL.
- Riduzione del lavoro e divieto di straordinari a parità di stipendio per tutti i lavoratori che fanno lavori usuranti o che richiedono un’alta concentrazione. La stanchezza e lo stress dopo una giornata di lavoro, causato anche da straordinari, è una delle cause maggiori di incidenti e morti sul lavoro. La riduzione dell’orario di lavoro è una chiara soluzione. Siamo sicuri che nessuno di noi vorrebbe per esempio essere operato da un chirurgo che lavora già da 30 ore.
- Migliori trasporti pubblici per i lavoratori che devono affrontare viaggi da casa in auto più lunghi di 20 km. I tragitti in auto dopo una giornata di lavoro sono fra le cause maggiori di incidenti e morti sul lavoro. Trasporti pubblici efficienti possono abbassare il numero di incidenti.
- Imputare le spese e le responsabilità sulla sicurezza dei lavoratori alle società appaltanti o che terziarizzano il lavoro. Le società che vincono gli appalti, che utilizzano società esterne, dovranno avere la responsabilità in ambito di sicurezza dei lavoratori che operano conto terzi.
- Vietare la partecipazione ad attività legate all’Ecobonus e Sismabonus 110% alle aziende multate in quanto non in regola con le normative sulla sicurezza sul lavoro
Firmiamo la petizione!