Ecologia e Gestione del Territorio
Ecologia e Gestione del Territorio
Ambiente, Sviluppo Economico e Pianificazione Decentrata.
L’emergenza ambientale è in Italia il problema più drammatico che dobbiamo affrontare. L’inquinamento in Italia, fa 65.700 morti premature all’anno (dati UE 2018) e milioni di malati. Ci sono molti studi scientifici che confermano la correlazione fra la diffusione dei virus e l’effetto dell’inquinamento atmosferico in aree fortemente inquinate.
I problemi ambientali non si possono risolvere fino a quando non si supererà la logica del massimo profitto. Oggi constatiamo che la crisi ambientale deriva da una visione distorta del Diritto dove la Proprietà Privata prevale sul Bene Comune. Tutto ciò è assecondato da leggi confezionate ad hoc dalla politica che sono insufficienti o mal applicate.
Le tradizioni e la ricerca dell’identità di un popolo e della sua cultura è connessa anche alla preservazione del Paesaggio che ci riporta alla memoria storica trasmessa dai nostri antenati, che per secoli hanno costruito sulle stesse terre, sulle quali oggi noi viviamo, quello che vediamo e percepiamo: le tracce della nostra civiltà. Le attività economiche devono essere armonizzate alle necessità della salvaguardia e della riqualificazione del Paesaggio. Le attività materiali degli esseri umani si riversano nel territorio, che è limitato e, nella sua funzione di Bene Comune, è quindi prezioso per la collettività.
Il nostro pianeta è una proprietà comune di ogni essere vivente presente e futuro. La rinascita, la riqualificazione e la salvaguardia del territorio sarà possibile solo se verranno applicate limitazioni alle dimensioni della proprietà privata. Questo per non permettere la concentrazione eccessiva di capitali in grado di condizionare e condannare miliardi di persone alla povertà. L’eccessiva accumulazione di capitali priva i più poveri delle risorse naturali necessarie per le loro minime necessità.
La Transizione Ecologica deve Camminare di pari passo con la Transizione Economica
Dobbiamo ripristinare il primato degli Interessi Collettivi su quelli della proprietà privata trasformando il sistema economico, attraverso la socializzazione e la ridistribuzione del bene comune. Lo Stato deve trovare nuovi strumenti che tutelino e vincolino il territorio, ripristinando il ruolo centrale del Paesaggio come bene collettivo.
Memoria Storica, Ambiente e Cultura contro la supremazia della Speculazione Ambientale e Finanziaria.
Il progetto di transizione proposto da MDE sarà possibile perché è supportato e camminerà di pari passo con i valori del Neo Umanesimo enunciati da P.R.Sarkar. Non ci sarà cambiamento senza una presa di coscienza collettiva sui diritti e le ragioni del diritto all’esistenza estesa anche al mondo animale e vegetale. Non solo, la nostra politica per rendere giustizia al mondo inanimato, cioè al territorio, è quella di riconoscere i diritti della terra, dell’acqua, dei mari, dell’aria, dello spazio come entità che necessitano, al pari degli esseri animati, il loro equilibrio ecologico. Questo è il principio del Neo Umanesimo dove tutte le entità animate ed inanimate rientrano nella sfera del valore universale dell’amore.
MDE ha nella Pianificazione Decentrata uno dei suoi motori vitali. In questa ottica sono stati individuati quattro processi che stanno alla base della ricerca della sostenibilità e della strategia di riqualificazione del territorio:
Questi indirizzi saranno i motori d’avviamento progettuale per innescare un processo di riqualificazione che vedrà il potenziamento e la valorizzazione del paesaggio urbano, agricolo e del verde consentendone una fruizione diffusa. Zone rurali e nuclei storici, la vivibilità delle periferie diventeranno così le cellule di un organismo che ricuciranno, in un’ottica di sostenibilità ambientale, un paesaggio oggi profondamente dissociato.
Piano di Sviluppo Ecologico del Territorio