L’essenza economica e sociale del fascismo è l’idea di essere superiori agli altri, come individuo, come gruppo sociale o come nazione.
Chi si sente superiore pensa di avere il diritto naturale di sottomettere e sfruttare gli altri: persone, gruppi sociali o nazioni.
In questo momento l’espressione più potente del fascismo è rappresentata dalle Multinazionali, che sfruttano intere nazioni in nome della superiorità della meritocrazia.
Non importa se le persone muoiono di fame o di malattie, meritano di morire perché secondo loro non sono capaci di procurarsi i mezzi per vivere una vita decente. Per loro solo chi ha capacità e meriti ha diritto di esistere.
Lo sfruttamento non è limitato alle popolazioni più povere, ma è applicato anche ai piccoli imprenditori e alla classe media.
Chi in questo periodo è antifascista, deve essere contro le Multinazionali e la Globalizzazione.
Chi si dichiara antifascista e sostiene le Multinazionali e la Globalizzazione, è di fatto un ipocrita che sostiene la più potente forma di fascismo.
Il Movimento per la Democrazia Economica agisce in campo sociale, economico e politico per creare una barriera contro la dittatura economica delle multinazionali.
Noi sosteniamo e costruiamo la possibilità, per l’economia locale delle imprese famigliari e delle cooperative, di costruire una barriera contro l’infiltrazione delle Multinazionali e della loro incultura capitalistica.
L’azione di coordinazione economica fra i piccoli non basta. Per cambiare la società si deve agire anche politicamente.
Per questo il 20 luglio 2021 ci siamo costituiti come associazione politica, per poter agire in maniera coordinata anche in campo politico.
I Circoli del Movimento per la democrazia economica sono gruppi di almeno cinque persone che lavorano insieme per mettere in pratica gli obiettivi di MDE, che possiamo identificare in due orientamenti principali: